Repubblica e il Financial Times hanno pubblicato oggi degli articoli riguardanti un presunto buco di oltre 8 miliardi di euro che si sta aprendo nelle casse dello Stato italiano.
Sono dei dati della Corte dei Conti; ufficiali ma non pubblici che degli analisti avrebbero letto ed interpretato, riguardanti dei derivati emessi negli anni ’90 per rientrare nei parametri dell’euro.
Com’è la situazione ora?
Questi debiti ( la Repubblica sostiene che siano 12, il Financial Times 8) sono stati ristrutturati nel 2012, per ridurre il rischio Italia di banche anglosassoni ed europee; la crisi ha portato gli istituti specialisti in titoli di stato a presentare il conto dei vecchi derivati.
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E’ qui che emerge questa perdita potenziale di 8,1 miliardi.
Stando a un’elaborazione della relazione semestrale che il Tesoro invia alla Corte dei Conti, la perdita potenziale per l’Italia sarebbe di 8,1 miliardi, oltre il 25% dei 31,7 miliardi di valore degli strumenti di copertura di tassi e di cambio del debito ristrutturati.
Davvero un bel guaio per l’economia italiana..