Occhio agli Euro falsi; le monete dalla Cina

Occhio agli Euro falsi  monete dalla CinaNon è un mistero che l’economia cinese deve la propria fortuna anche grazie alla contraffazione, ormai loro stessi ci scherzano, facendolo notare anche sui film che producono.

E’ notizia di questi giorni che tonnellate di monete da 2 euro e da 1 euro sono state sequestrate in Lussemburgo.

I trafficanti di monete false cinesi sembra abbiano trovato proprio in questo paese un ottimo posto per far arrivare e spacciare le monete false.

Ma informiamoci meglio:

Si tratta di monete per lo più di grande taglia ( 2 euro) , che sono del tutto simili alle monete vere.

Il fatto che i contraffattori abbiano puntato sul denaro in moneta,  invece che sul denaro di carta è facilmente intuibile: le monete difficilmente vengono controllate da qualcuno e questo ne facilista lo spaccio.

In un solo anno ( dal 2011 al 2012) gli euro falsi ritirati dalla circolazione sono aumentati del 17%, in tutta l’Unione Europea.

Se si considera che questa è solo UNA PARTE del reale valore in circolazioni dei soldi falsi, si può capire bene di quali danni all’economia questa antica arte di contraffazione stiamo parlando.

Si calcola che le monete false in circolazione sono circa 1 su 100 mila, e se si considera che le monete in circolazione sono oltre 16 Miliardi di euro si può capire che la cosa sta pian piano diventando sempre più preoccupante.

Occhio agli Euro falsi; le monete dalla Cinaultima modifica: 2013-05-22T10:17:00+02:00da blogmasterpg
Reposta per primo quest’articolo

Un pensiero su “Occhio agli Euro falsi; le monete dalla Cina

  1. Qual è il vero colore dei soldi? Scoprirlo è meno facile di quel che sembra. I dati di Bankitalia infatti parlano chiaro: il giro nostrano della contraffazione ha prodotto negli ultimi tre anni 464.495 banconote false con una crescita significativa delle stamperie clandestine.

    I falsari sembrano essersi concentrati soprattutto sulla riproduzione del taglio da 50 euro, che risulta pari all’87,41% del totale dei biglietti ritirati o sequestrati, mentre sul fronte delle monete metalliche le più “gettonate” sembrano quelle da due euro. Quali sono i tagli più falsificati?

    Stando ai dati di Banca d’Italia, il gradimento dei falsari a livello di Eurosistema sembra aver premiato dopo il 50, il taglio da 20 euro, mentre in Italia, il 50 ed il 100 euro vanno per la maggiore, (rispettivamente circa 43.800 e 44.100 esemplari), rappresentando oltre il 73% del totale dei falsi.

    Per riconoscere le banconote fasulle è sufficiente adottare alcuni semplici accorgimenti, lasciandosi guidare dai sensi…

    1. Gli elementi distintivi

    Toccare con mano, questo l’imperativo assoluto per riconoscere una banconota autentica, ma anche l’occhio vuole la sua parte…oltre ad elementi tattili, infatti, le banconote riportano alcune caratteristiche visive uniche ed inimitabili da tenere bene sott’occhio!

    La consistenza della banconota: la carta ha una sua particolare sonorità e consistenza. Le banconote infatti sono fabbricate con fibre di puro cotone che conferiscono una certa rigidità e opacità (diffidare dalle banconote lucide).

    Gli elementi di rilievo: sfiorando la superficie di un biglietto si può percepire l’inchiostro che genera un effetto di maggior spessore. Questo è il risultato di una particolare tecnica di stampa che conferisce maggiore spessore all’immagine principale. Le banconote da 200 e 500 euro sono dotate di ulteriori segni rilevabili al tatto, che ne agevolano il riconoscimento da parte dei non vedenti e delle persone con problemi visivi.

    La filigrana: guardando una banconota in controluce si può scorgere il motivo principale e la cifra indicante il valore. La filigrana inoltre costituisce una delle peculiarità delle banconote, che, se guardate in controluce, hanno caratteristiche inimitabili. Il passaggio tra zone d’ombra e zone in chiaro è sfumato e appoggiando le banconote su una superficie scura le parti colorate risulteranno particolarmente scure.

    La trasparenza è evidenza: agliangoli superiori delle banconote sono stampatiincompletisu entrambi i lati, le cifre nominali, che si combinano perfettamente a formare il numero tenendo il biglietto in controluce.

    Il filo di sicurezza: tenendo una banconota in controluce si può osservare una linea scura che l’attraversa, recante la parola Euro e il valore nominale in microscrittura.

    Perforazioni: tenendo una banconota in controluce nell’ologramma si scorge il simbolo dell’Euro formato di perforazioni. Viene anche riportata la cifra indicante il valore in caratteri di piccole dimensioni.

    Microscrittura: guardando la banconota da vicino, ma difficilmente ad occhio nudo, si possono osservare sottili iscrizioni sul fronte dei biglietti (come la scritta Euro in greco).

    Striscia olografica: muovendo la banconota cambia l’immagine rilevabile sulla striscia olografica: alternativamente si osservano la cifra e il simbolo dell’Euro su un campo iridescente.

    Striscia brillante: sempre muovendo la banconota sul retro si potrà scorgere una striscia con il valore nominale e il simbolo dell’Euro.

    Colore cangiante: Muovendo la banconota da 50, 100, 200 e 500 euro si può notare un cambiamento di colore della cifra riprodotta.

    Ologramma: muovendo la banconota l’ologramma mostra la cifra indicante il valore e l’immagine di una finestra o di un portale.

    Sospetto di contraffazione: cosa fare?

    La diffidenza non è mai troppa, soprattutto in fatto di banconote contraffatte. Spendere soldi fasulli infatti è reato indipendentemente dalla buona fede del soggetto.

    Quindi, nel caso in cui si abbiano dei dubbi sulla legittimità di una banconota o di una moneta è opportuno contattare le forze di polizia fornendo quanti più dettagli possibili riguardo alla provenienza, oppure far esaminare la banconota o moneta da addetti agli sportelli delle banche, degli uffici postali o delle filiali della Banca d’Italia.

    Cosa avviene nel caso se ne accerti la falsità? Le forze dell’ordine hanno l’obbligo di ritirare il taglio dalla circolazione e di inviarlo alla sede centrale della Banca d’Italia, dove sarà sottoposto a perizia.

    Se la Banca d’Italia accerta la legittimità della banconota o della moneta, il cittadino che l’ha presentata viene rimborsato senza alcuna trattenuta. Al contrario, non è dovuto alcun rimborso in caso di conferma della falsità del biglietto.

    Presso gli sportelli della Banca d’Italia è possibile anche richiedere la sostituzione di una banconota logora, danneggiata o mutilata

I commenti sono chiusi.