DOVE INVESTIRE DOPO LA CRISI

La crisi c’è stata, ma c’è la certezza che sia veramente finita? Nonostante il mega-piano di 1769575662.jpgsalvataggio che le istituzioni americane, addirittura in modo ‘bipartizan’ ( repubblicani + democratici ), come sottolinea il Sole24h, di sicurezze non c’è n’è. Dopo scriveremo anche qualche opinione su quello che è accaduto, ma ora vogliamo cercare di rispondere alla domanda cui tutti si fanno: ora dove posso investire Miei soldi? Credo che anche in questo caso l’atteggiamento mentale sia basilare.  Innanzitutto , quando accadono terremoti di queste dimensioni ( gli americani paragonavano questa crisi ad un ‘tsunami’..) bisogna rispolverare le vecchie  regole base del mercato, sempre valide: la cautela è una di queste, che non và certo confusa con la dabbenaggine…Se abbiamo lbbligazioni statali, tipo BTP non vedo perchè venderle, invece mi focalizzerei su tutti i miei prodotti finanziari che ho in portafoglio e cercarne una serena valutazione.
Per quello che riguarda il ‘comprare‘, in questi casi, come il grafico del petrolio alla Dx dimostra, sono i beni rifugio: immobili, commodity,(materie prime come l’oro o il petrolio,e preziosi,  a volte anche i titoli di Stat sono considerati ‘beni di rifugio’  (ad es.in un buon portafoglio investimenti avere il 10% del denaro investito in oro è considerata una cosa sicura) quelli a cui i risparmiatori dovrebbero rivolgersi; oppure ad aziende di settori in sicura crescita ( internet), ma comunque l’unico consiglio che per il momento ci sentiamo di dare è di lasciar perdere i prodotti finanziari,specialmente se non ne conosciamo il funzionamento,  a meno che non si sia a stretto contatto con un Broker di fiducia, oppure Noi stessi facciamo trading online a brevissimo periodo. Magari la prossima settimana le cose cambieranno, ma in questo tumulto cercare l’affare è veramente molto rischioso.  Nei giorni scorsi,vedendo l’andazzo abbiamo messo nella nostra pagina di apertura le quotazioni di petrolio e dell’ oro. Questo piccolo Blog è rivolto ad un pubblico di risparmiatori non esperti e , nonostante sia ancora in fase (avanzata) di costruzione, cercheremo, come nostra politica, di dare le informazioni più dettagliate possibili,  per evitare ‘fregature’, troppo spesso ‘legalizzate’,  quello che è accaduto negli ultimi anni e che poi ha portato a questa crisi. In buona sostanza banche, finanziarie e in pratica tutti gli operatori del settore hanno sfruttato la liberalizzazione del mercato finanziario americano, che a sua volta ha influito nelle politiche finanziarie di altre nazioni e che hanno promesso ( in un primo periodo mantenendo) grandi guadagni con contratti complicatissimi al limite dell’ illeggibilità,  e che i risparmiatori hanno via via acquistato con la speranza, molte volte avveratasi di guadagnare sempre di più. Ma per guadagnare tanto significa rischiare tanto. Per questo sono nati e si sono sviluppati i mutui subprime, mutui ad inrteressi variabili, concessi a persone che non avevano le garanzie per pagarili. Questo circolo vizioso, in cui le grandi istituzioni preposte non hanno fatto in pratica niente, e che solo l’altro ieri il senatore repubbblicano ha definito NEGLIGENTI , ha, a sua volta, genreato nel tempo sempre più prodotti finanziari rischiosi e mutui subprime ancora piviziosi. La liberalizzazione del mercato finanziario intendeva che le leggi esistenti dovevano essere rispettate, e che gli organi deputati dovevano controllare quel poco che c’era rimasto da controllare. Questo non è avvenuto. Molti banche e banchieri hanno fatto i soldi a palate, ma com’era prevedibile, e come il 90% degli operatori indipendenti del settore andava dicendo da tempo la corda , tira tira si è spezzata, e ora la patata bollente, i ‘titoli spazzatura‘ a chi rimarranno in mano? Quello che è sicuro che 1000 miliardi di dollari che lo Stato americano tirerà fuori per ‘tappare i buchi del mercato finanziario, aumenteranno del 17% il debito pubblico americano, rischiando di portare l’economia  questo paese ai livelli di quella italiana, in un punto di stagflazione perenne…
Ecco vari link utili sui vari ‘tagli’ dell’oro: http://www.gold.org/assets/file/pr_archive/html/bars/Categ.htm

DOVE INVESTIRE DOPO LA CRISIultima modifica: 2008-09-24T14:06:00+02:00da blogmasterpg
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